Nonostante il mondo del web oggi sia alla portata di tutti e vengano utilizzati giornalmente servizi, siti di prodotti, siti di informazione e molto altro, alcune regole fondamentali per ottimizzare il proprio sito web sono ignote ai più. Bastano infatti alcune semplici best practice per far si che il proprio sito generi le performance desiderate.
Alla base del successo della propria vetrina digitale ci sono poche domande, che possono aiutarvi ad identificare quali sono i primi passi da compiere per raggiungere dei risultati soddisfacenti.
Che cosa voglio?
Sembrerebbe banale, ma la maggior parte dei clienti che ci hanno richiesto lo sviluppo o il restyle di un sito web non hanno saputo rispondere a questa semplice ma insidiosa domanda. Vuoi che la gente ti conosca? Vuoi vendere di più? Vuoi che gli utenti ti vedano sotto una nuova luce?
Spesso è difficile a dirsi, si pensa di poter ottenere tutto semplicemente con un singolo prodotto, un sito, e in verità ognuna di queste domane ha una risposta differente, in termini di tecnica e di strategia.
La realtà è che il mondo digitale risponde a così tante esigenze che spesso non si ha ben chiaro quale davvero sia la propria e qual è il modo migliore di ottenerla.
Prima di decidere di creare, o commissionare, un sito web o il restyle del proprio è importantissimo avere ben chiara la risposta a questa domanda. La soluzione ai vostri bisogni si trova nel mezzo di un delicato equilibrio tra fattori differenti: il contenuto, lo stile, la riconoscibilità… ma ben più importante, la gerarchia, la chiave di volta per sviluppare un’architettura del sito che indirizzi gli utenti esattamente dove si vuole che vadano.
Ciò ci porta alla seconda domanda.
Qual è il prodotto o servizio più importante per me?
Se doveste rispondere su due piedi, quale sarebbe la cosa più importante che volete vendere o semplicemente far notare? Molti risponderebbero quella che vendono di più, ma le due cose corrispondono veramente?
Alle volte si, certo, il nostro prodotto o servizio più venduto è quello che ci permette di raggiungere il budget dell’anno, per questo motivo è assolutamente di nostro interesse porre questo specifico elemento in una posizione privilegiata della nostra comunicazione.
In altri casi invece il migliore e il più venduto non sono la medesima cosa. Cosa fare a questo punto? La decisione sta a voi. Valorizzare l’uno non vuol dire mettere in cattiva luce l’altro, ma c’è una gerarchia, e a ragion veduta. Dare troppe informazioni nello stesso momento vuol dire distrarre dall’obiettivo, instillare dei dubbi oppure, nei casi meno gravi, far si che gli utenti che ci fanno visita si comportino un po’ come vogliono, vagando per il nostro sito senza farsi guidare nelle loro scelte.
”Complicare è facile, semplificare è difficile
Bruno Munaridesigner e scrittore
Immaginate un sito web come una galleria d’arte, il quadro più bello, il più ambito, o semplicemente il più costoso, non può essere disposto nell’angolo buio della stanza, deve essere valorizzato, in modo tale che non si perda nel marasma e che la gente si soffermi a guardarlo. Deve avere una posizione privilegiata, correttamente illuminata, possibilmente all’ingresso della galleria, come un vero capolavoro.
Quando pongo questo tipo di domande preliminari ai miei clienti, inizio a capire quanto lavoro c’è da fare, se la strada è già delineata davanti a noi oppure se c’è bisogno di una consulenza non esclusivamente tecnica.
Qual è l’architettura ideale per il mio sito web?
Le domande sembravano finite, invece no, perchè questa, decisiva, definitiva, ne racchiude molto altre: chi è il tuo pubblico ideale? Qual è la tua storia, la tua mission, la tua identità? Hai già fatto dei test di comunicazione per capire cosa funziona?
Ad ognuna di queste domande seguono risposte differenti, non vogliamo mica presentare un sito vetrina prevalentemente testuale ad utenti della Generation Z! Anche mettendo le CTA nel posto giusto ci ritroveremmo con un prodotto con qualche difetto di fabbrica.
Per concludere
Creare la giusta architettura, vuol dire guidare i nostri utenti fin dove li vogliamo portare, accompagnandoli a prendere delle decisioni. Per costruire la nostra impalcatura dobbiamo sapere cosa dovrà contenere, cosa vogliamo che comunichi, cosa dovrà attirare l’attenzione e soprattutto di chi.